La AW26 di HELIOT EMIL è un invito all’introspezione
La collezione, battezzata «Eigengrau», prende il nome dal delicato grigio che appare quando chiudi gli occhi.
Chiudi gli occhi per un istante: ti apparirà un grigio impalpabile. Un colore che non nasce dal mondo esterno, ma dall’assenza di luce mescolata ai tuoi pensieri più profondi. Questo fenomeno, spesso definito “eye gray”, fa da fil rouge alla collezione Autunno/Inverno 2026 di HELIOT EMIL: Eigengrau.
.Per questa stagione, il brand danese esplora il concetto di «cogliere i dettagli nella luce», come recita il comunicato stampa. Il punto di partenza è quel silenzioso grigio dietro le palpebre chiuse: una porta verso la riflessione introspettiva e i territori del sogno. Nell’ambito della campagna, il marchio chiede alla propria community: Qual è il sogno più strano che tu abbia mai fatto?
Le risposte vanno a comporre un archivio onirico in costante evoluzione, offrendo uno scorcio nelle profondità condivise dei nostri mondi interiori.Questa energia parafamiliare
si manifesta in una serie di look prevalentemente monocromatici – minimal, ma tutt’altro che semplici. Da sempre cifra del brand, il layering viene utilizzato con strategia su una palette quasi interamente in scala di grigi. Stavolta, però, la complessità nasce dalla fusione mirata di materiali d’avanguardia.
Un pullover nero in maglia tipo balaclava abbinato a pantaloni sartoriali; una cravatta sottile effetto satin che spunta sotto un top in maglia semi-trasparente; oppure più piumini tecnici sovrapposti fino a creare una silhouette completamente nuova. Questi abbinamenti evidenziano quanta varietà si possa ottenere attraverso la materialità, anche restando entro un’unica gamma cromatica.
La stessa cura per i materiali emerge nella collaborazione con TEXNIC – realtà innovativa che ricicla in modo sostenibile i separatori delle batterie dei veicoli elettrici trasformandoli in tessuti ad alte prestazioni – e si traduce in cinque capi realizzati con materiali provenienti da batterie rigenerate: una giacca, un gilet, un paio di pantaloni, una gonna a colonna e un cappotto stretto in vita.La capsule sottolinea l’impegno di HELIOT EMIL nel
ridefinire l’abbigliamento tecnico – non più visto come mero strumento utilitaristico, ma come qualcosa di elegante, funzionale e proiettato al futuro.
















