Con «MuseumWear» HARRI SS26 trasforma la passerella in un'opera d'arte
Il designer indiano presenta la sua prima collezione prêt-à-porter, ispirata ai visitatori più curiosi delle gallerie d’arte.
Il designer indiano Harikrishnan Keezhathil Surendran Pillai – per tutti HARRI – sta diventando in fretta un nome imprescindibile alla London Fashion Week. Sabato HARRI ha presentato in passerella la sua sesta collezione, ancora una volta sostenuta dal British Fashion Council.
Dopo aver portato in passerella latex dall’allure apocalittica la scorsa stagione, per la Primavera/Estate 2026 HARRI dà ai suoi capi un tocco più commerciale. È la prima collezione prêt-à-porter del designer, che fonde arte e passerella sotto il titolo «MuseumWear».
Ispirata al DNA artistico di Londra, la linea è pensata per gli habitué delle gallerie, desiderosi di saziare la propria curiosità. «MuseumWear è dunque un invito a entrare nell’immaginazione, a impossessarsi di ciò che si ammirava da lontano e a ritrovarsi nel limbo tra arte e vita», si leggeva nelle note di sfilata.
Il celebre latex di HARRI, questa stagione, si fa più misurato e viene reinterpretato in camicie zipate dal volume sgonfio, cappotti lunghi fino a terra e top dalle maniche balloon. Perline lavorate a mano illuminano gilet artigianali, mentre il denim stampato mette in luce la capacità di HARRI di trasformare qualsiasi tessuto. Tocchi da favola restano il fil rouge della collezione: felpe oversize, gilet gonfiati e un set scultoreo portato in scena dalle gemelle Staniland.
Sfoglia la gallery qui sopra per scoprire da vicino la collezione SS26 di HARRI.
















