Woodbury House celebra Lee Quiñones con la mostra monumentale 'Outside Is America'
Un percorso che abbraccia decenni: dagli iconici murales in metropolitana alle opere più recenti, inedite e mai esposte.
Sintesi
- ‘Outside of America’ mette in luce la prassi consolidata di Lee Quiñones di fare dell’arte un commento sociale
- La mostra seminale spazierà dai suoi iconici murales in metropolitana alle opere più recenti, mai mostrate al pubblico
Woodbury House di Londra ospiterà una mostra monumentale dedicata all’influente artista portoricano, newyorchese d’adozione, Lee Quiñones. Intitolata Outside Is America, la mostra metterà in evidenza la prassi di lunga data di Quiñones di fare dell’arte un commento sociale, affrontando temi socio-politici come la guerra nucleare, la povertà, il razzismo e il classismo.
La mostra metterà inoltre in luce i suoi contributi determinanti alla street art newyorchese, dai suoi iconici murales sui vagoni della metropolitana del 1974 agli anni di crescita artistica nella sfavillante scena dell’East Village negli anni ’80 e ’90, accanto ai suoi pari dell’epoca, tra cui Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Futura, Jenny Holzer e Martin Wong. “La pratica di Lee, così come quella dei suoi pari, è in gran parte emersa da quartieri e comunità devastati dal redlining, dal disinvestimento e da politiche di prestito discriminatorie”, ha dichiarato Pedro Alonzo, curatore della mostra.
Outside Is America metterà i riflettori su decenni di lavoro di Quiñones, tra dipinti, disegni e le sue inconfondibili “tablet works”, realizzate con frammenti delle pareti del suo studio incisi con frasi, poesie, prove di colore a spruzzo e schizzi. Nel suo corpus, “affronta la violenza sistemica, la disinformazione e il collasso della leadership politica su molti livelli”, ha dichiarato la galleria in un comunicato stampa.
I punti salienti della mostra includono “Red Dawn” (2021), un ritratto di Red Cloud, leader della tribù Lakota, che innesta iconografia indigena Taino e rimanda alla frase proverbiale “get off my lawn”, riconfigurata in “get off my dawn”. Un’altra opera, intitolata “No Strings Attached” (2021), vede l’artista ritrarre Chuck D dei Public Enemy: a un primo sguardo sembra un burattino manovrato, ma osservando meglio i fili sono in realtà recisi. L’opera è un commento sulla “storia della manipolazione e dello spostamento forzato delle comunità emarginate, un’introspezione nell’anima che al contempo invoca autonomia culturale e autodeterminazione”.
“L’arte arriva quando è il suo tempo. Un dipinto realizzato vent’anni fa può avere senso solo oggi. Queste opere, a posteriori, portano avanti conversazioni che conduco da tutta la vita: sulla condizione umana, sulla nostra ipocrisia collettiva e su come possiamo, forse, andare avanti insieme”, ha detto Quiñones.
In mostra dal 20 ottobre al 27 novembre.
Woodbury House
29 Sackville St.
London W1S 3DX, Regno Unito

















